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Una settimana a Barcellona

di Alice

Estate 2021, le prime vacanze dell’anno e finalmente si torna a viaggiare. Quale migliore occasione per scegliere Barcellona come meta del nostro viaggio?
Abbiamo deciso di passare una settimana, dal 19 al 25 luglio. Siamo partite da Malpensa alle 13 e dopo un’oretta e mezza di volo siamo atterrate all’aeroporto di El Prat. L’aeroporto si trova circa ad una mezz’oretta dalla città, è molto intuitivo e si riesce facilmente a raggiungere l’uscita e trovare la fermata dell’aerobus. Il biglietto è possibile acquistarlo alle macchinette, alle persone fisicamente presenti o direttamente sull’autobus con il pos. Una volta entrato dentro Barcellona fa diverse fermate.
La casa in cui abbiamo scelto di soggiornare si trova presso il quartiere Sant Gervasi – Galvany, una zona residenziale molto comoda per i mezzi. Con il v11 e v13 si può andare praticamente ovunque, mentre facendo una decina di minuti a piedi si raggiunge la metro, ma noi ci spostavamo principamente a piedi o in autobus.

Che abbonamento usare per muoversi con i mezzi pubblici?

Per tutti i tipi di biglietti/abbonamenti citati sotto i mezzi inclusi sono la metro, i bus cittadini (non quelli notturni), il tram, il Ferrocarril, e la funicolare del Montjuïc (da non confondere con la teleferica).


Bitllet Senzill – E’ il biglietto normale. E’ possibile acquistarlo molto velocemente scaricando l’app dei mezzi. Per convalidarlo basta scannerizzare il qrcode ch si trova sull’autobus. Costa €2,40 ed è valido sia per la metropolitana che per gli autobus. È possibile utilizzarlo per più mezzi di trasporto e ha una durata di 65 minuti.

TESSERA HOLA! BCN – È l’abbonamento creato per i turisti. Include solo i mezzi ed esiste per 48, 72, 96 e 120 ore e costa tra i 16€ ai 34€. Offre viaggi illimitati per la durata della tessera. Potete comprare la tessera online e poi ritirarla ai due terminal dell’aeroporto oppure in plaça Catalunya al vostro arrivo. Se la fate online costa il 10% in meno che farla sul posto. Questo abbonamento fa per voi se pensate di spostarvi solo con i mezzi e di entrare in poche attrazioni.

BARCELONA CARD – Di base è come la Hola! BCN, esiste quindi per 48,72, 96 e 120 ore e costa dai 18€ ai 53€. Oltre ai viaggi illimitati però offre ingressi gratuiti e sconti per attrazioni, musei ed attività. Se la vostra intenzione è visitare questi luoghi al loro interno, allora probabilmente vi converrà fare questo abbonamento. Anche questa se fatta online costa 10% in meno.

ONLINE CITY PASS – Non comprende l’abbonamento per i mezzi pubblici, ma uno sconto del 20% sull’acquisto della Hola! BCN e sulle attrazioni principali. Fa evitare le code in biglietteria e non bisogna ritirarlo perché si usa online. Cosa comprende? Include la Sagrada Familia, il Parc Güell, l’Aerobus e il Bus Turistico. E’ ottimo da usare in periodi di forte affluenza turistica e costa 80€ un giorno e 90€ due giorni.

T-casual – sostituisce il vecchio T-10 e si tratta di un carnet da 10 viaggi, utilizzabili in modalità integrata. Si può ad esempio prendere la metro e cambiare con l’autobus, entro 75 minuti dalla prima validazione. Il costo è di €11,35. Il T-casual è molto più conveniente del biglietto semplice, in quanto il costo di ogni biglietto del carnet è di €1,13. Molto meno rispetto al biglietto semplice (€2,40).

Noi abbiamo deciso di prendere i T-casual usando poco i mezzi, spostandomi principalmente a piedi ed entrando solo nelle attrazioni principali.

Primo giorno: Mojito e tramonto sul porto

Il primo giorno arriviamo nella casa nel tardo pomeriggio, e stanche dal viaggio decidiamo di uscire direttamente per cena. Ci dirigiamo verso la zona del porto per fare un’aperitivo. Qui si trovano un sacco di locali ottimi in cui stuzzicare qualcosa e bere degli ottimi drink.
Si tratta di una zona perfettamente integrata nella vita turistica della città; nonostante la sua origine commerciale, nel corso degli anni si è evoluta e modernizzata. Appena entrati nell’area del porto, troverete davanti a voi la Rambla de Mar. Una breve passeggiata che si sviluppa su piattaforme di ferro e legno offrendo una vista panoramica sulla zona del porto.
La passeggiata vi porterà verso il Mare Magnum, un centro commerciale e ricreativo pieno di negozi, bar e ristoranti.
Dietro l’edificio troverete l’Aquarium di Barcellona, il più grande d’Europa. (il prezzo del biglietto è di 20€, per chi è stato all’acquario di Genova forse è un pò esagerato).
L’estremo nord del Port Vell è dominato da una collinetta con un parco molto frequentato. Potrete godere di una vista magnifica su tutto il bacino del porto e sul tramonto su Barcellona.

Tramonto su Barcellona
Tramonto sul porto

Secondo Giorno: Gaudì e il modernismo

Placa de Catalunya

Decidiamo di iniziare la giornata da Placa de Catalunya raggiungibile con la metro S1 S2 e S6 da Muntaner.
Da qui prendiamo il Passeig de Graca che conduce al cuore della Barcellona modernista. È una delle strade più famose di Barcellona, costellata di negozi di grandi firme.
Quello che in Italia conosciamo come Liberty dai francesi viene chiamato Art Nouveau e dagli inglesi Modern Style. In Spagna assume il nome di Modernismo.
Liberty, Art Nouveau, Modern Style e Modernismo fanno in realtà parte di un’unica corrente artistica fiorita, in tutta Europa, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Nonostante la diversità dei nomi, le peculiarità del movimento sono simili in ogni paese. L’utilizzo del tema naturalistico, fiori, animali e creature fantastiche inondano le facciate degli edifici, trasformandoli abilmente in un racconto fiabesco; e la preferenza per i ritmi morbidi impostati sulla curva e sulle sue varianti come spirali e volute.

Placa de Catalunya
Placa de Catalunya

Casa Batlló

Il primo tratto del Passeig de Graca ospita la Menzana della Discordia. Si tratta di tre interpretazioni diverse e originali del modernismo spagnolo: la Casa Lleò Morera, la Casa Amatlier e la Casa Batllò.
Noi decidiamo di entrare solo nell’ultima, la Casa Batlló. E’ una delle famose case di Gaudí presenti a Barcellona. Questa antica residenza borghese è uno degli esempi più lampanti di modernismo catalano. E’ un piccolo gioiello architettonico che vale la pena di essere visitato. Già solo la facciata merita di essere vista, ma anche l’interno è mozzafiato. All’interno Gaudí evita l’uso di linee rette. Troverete bellissime vetrate, mattonelle colorate e stipiti speciali. Se amate l’architettura, non può mancare una visita. E’ possibile acquistare i biglietti direttamente online e il costo è di 35€. Ai visitatori viene messa a disposizione una pratica audioguida in tutte le lingue. Attualmente Casa Battló è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e un’icona di Barcellona.

Casa Batlló
Casa Batlló

La sagrada Familia

Proseguiamo la visita della città spostandoci a piedi verso la Sagrada Familia. Il nome completo e ufficiale è Templo Expiatorio de la Sagrada Familia. La Sagrada Familia è una grande chiesa cattolica in stile modernista dedicata alla Sacra Famiglia. Un tempio espiatorio è un luogo sacro dove i fedeli si recano per espiare le proprie colpe e i propri peccati attraverso donazioni e offerte.
Gaudí finì con l’isolarsi volutamente dal mondo esterno per concentrarsi unicamente su quella che verrà definita la sua opera maestra. Alla Sagrada Família lavora dal 1891 fino alla sua morte, nel 1926. L’architetto era ben cosciente che non avrebbe mai visto l’opera conclusa. Secondo l’interpretazione di vari critici, è concepita per non essere mai finita. Ogni generazione dovrà portare avanti il lavoro iniziato da Gaudí. La fine dei lavori è prevista per il 2026 e acquistando il biglietto d’ingresso ogni visitatore contribuisce al proseguimento della costruzione della chiesa.
La chiesa è visitabile dalle 9 alle 20 e vi consiglio di fare il biglietto online che saltate la fila.

La sagrada Familia
La sagrada Familia

Terzo giorno: Quartiere gotico

Il terzo giorno lo dedichiamo a visitare La Rambla. Iniziamo di nuovo da Placa de Catalunya e scendiamo verso il porto.
Da qui parte La Rambla, un viale pedonale alberato che con i suoi 1,2 km attraversa il centro storico di Barcellona fino al Monumento di Colombo, vicino al porto. È la via più frequentata in assoluto di tutta la città ed è il simbolo di Barcellona.
Con l’inaugurazione del mercato della Boqueria nel 1836, questa zona è diventata il punto nevralgico del commercio barcellonese, rendendola una via dove poter fare shopping, mangiare qualcosa, bere un caffè o osservare gli artisti di strada.
La Rambla fa parte del Barri Gòtic, il quartiere gotico. Di matrice romana, costituiva il nucleo centrale di Bercino, l’antica città romana da cui poi nacque Barcellona. È un quartiere da godere col naso all’insù, poiché l’architettura gotica gioca molto sull’altezza.

La Rambla
La Rambla

La prima cosa interessante che si incrocia sulla via è il Palau de la Virreina. Questo palazzo in stile barocco fu costruito alla fine del 700 dall’architetto Carles Grau e dichiarato monumento nazionale nel 1941. Oggi è la sede del dipartimento di cultura di Barcellona e quasi sempre ospita qualche mostra fotografica o artistica gratuita.

Poco più avanti si trova il mercato La Boqueria. E’ uno dei mercati più emblematici di Barcellona e senza ombra di dubbio il più frequentato. Le orgini del mercato sono molto antiche e difficili da individuare. Diverse attività, come la vendita di carne e pesce, si realizzavano saltuariamente già dal 1200. La struttura della Boqueria cosi come la vediamo oggi venne inaugurata solo nel 1840. I banchetti dei prodotti ortofrutticoli sono senza dubbio i più colorati e affascinanti di tutto il mercato. In vendita potrete trovare di tutto: pietanze tipiche catalane, snack dolci e salati, frutti esotici, piatti di pesce, panini, diversi tipi di peperoncino, fiori commestibili e non, verdura e frullati.

La Boqueria
La Boqueria

Proseguendo, all’altezza della fermata della metro Liceu si trova Il Mosaico di Mirò. Il grande mosaico che l’artista ha regalato a Barcellona. L’idea di Miró era quella di dare il benvenuto alla città ai visitatori che arrivavano dal mare. Siccome doveva essere un’opera di tutti, si preoccupò anche di far sì che il mosaico non fosse in nessun modo recintato per permettere alla gente di camminarci sopra.

Proseguendo sulla sinistra si trova Plaça Reial. E’ una delle piazze più frequentate e accoglienti del centro di Barcellona. Nel 1848, la città commissionò all’architetto Francesc Daniel Milona la costruzione di questa piazza. Le numerose terrazze, la fontana centrale, la galleria di archi e le maestose palme conferiscono alla piazza pedonale un’atmosfera tipicamente spagnola. Noi ci siamo fermate qui per fare una pausa pranzo.

Plaça Reial
Plaça Reial

Tornando indietro sulla Rambla e prendendo Carrer del Cardenal Casañas si raggiunge Plaça del Pi. Dove potete ammirare la chiesa cattolica e in stile gotico di Santa Maria Pi (aperta dalle 10:00 alle 18:00) che racchiude in se l’essenza sobria e raffinata del gotico catalano. In mezzo alla facciata campeggia un rosone dal diametro di 10 metri, il più grande di tutta la catalogna.
Preseguendo si giunge a Piazza di San Filippo Neri, dove affaccia la chiesa barocca di San Filippo Neri.
Non dimenticate di perdervi dentro i vicoli, tutti molto caratteristici.

Vicoli del quartiere gotico
Vicoli del quartiere gotico

Dietro Piazza di San Filippo Neri si trova la maestosa Cattedrale di Barcellona, massima espressione del Gotico Catalano (aperta dalle 08:00 alle 19:30. Per visitare il coro, il Cristo di Lepanto e salire sui tetti: €7,00). Nonostante a livello turistico sia una Cattedrale un po’ di nicchia, per importanza gerarchica è la prima della città.

Cattedrale di Barcellona
Cattedrale di Barcellona

Quarto giorno: Parc Güell

Il quarto giorno iniziamo la giornata dal meraviglioso Parc Güell, uno dei parchi più belli d’Europa e patrimonio dell’UNESCO dal 1984 (orari 09:00/19:00). Il Parc Güell, posizionato in cima a una collina rocciosa, ricopre una superficie di circa 170 mila ettari ed è ritenuto uno dei più bei parchi urbani a livello mondiale. La vista su Barcellona e sui tetti delle case del quartiere di Gracia merita la salita fino alla cima.
Il Parc Güell è diviso in due principali zone, la Zona Monumentale e la Zona Forestale Gratuita. Tutte le più famose attrazioni si trovano all’interno della Zona Monumentale mentre la Zona Gratuita Forestale è abbastanza limitata e consiste in un bel parco verde con vari sentierini.
Già da fuori si intravede la famosissima scalinata della lucertola affiancata ai due lati da terrazze a forma di grotta dove un tempo venivano tenuti i cavalli. Salendone i gradini farete degli interessanti incontri con statue di Goblins, simboli della Catalogna e ovviamente con la famosa lucertola a mosaico: l’emblema del Parc Güell.
Continuando a camminare si arriva in un altro dei luoghi simbolo del parco: il Banc de Trencadis, una lunghissima panchina rivestita di ceramica realizzata dall’architetto più vicino a Gaudí, Josep Maria Jujol. Il Banc si sviluppa lungo il perimetro della Plaça de la Natura (Piazza della Natura), una grande terrazza ricoperta da mosaici di ceramica da cui si gode una delle migliori viste della città.

Parc Güell
Parc Güell

Quinto giorno: Montjuïc

L’ultimo giorno decidiamo di passare la giornata sulla collina del Montjuïc. La si potrebbe definire il “polmone verde” di Barcellona. Un promontorio che sovrasta e culla la città, regalandole aria fresca e dei paesaggi indimenticabili.
Il Montjuïc, che in catalano significa “monte degli Ebrei”, prende il nome dalla presenza di un cimitero ebraico di epoca medievale. Grazie all’Esposizione Universale del 1929 e agli interventi urbanistici e paesaggistici realizzati, oggi potete passeggiare tranquillamente per tutto il parco e godere di alcune delle panoramiche piu belle della città.
Per raggiungerlo potete prendere la storica teleferica del porto, sì proprio quella cabina rossa sospesa in aria. Con la teleferica arriverete direttamente al Montjuic e da lì potete decidere se proseguire l’esplorazione della collina con il bus 150, con l’altra teleferica (quella del Montjuic appunto) o a piedi.

La scelta migliore (e la meno faticosa) è partire dal Castello del Montjuïc e poi scendere visitando i vari giardini.
Sulla parte superiore della montagna di Montjuïc, a 173 metri di altezza, si erge un edificio che porta il nome di Castello di Montjuïc. L’edificio è servito sia per difendere Barcellona sia per bombardarla in diversi momenti della sua storia. Alla fine del XIX secolo cominciò a essere utilizzato come prigione. Nel 1963 venne inaugurato un Museo Militare, che ha chiuso i battenti definitivamente nel 2009. Oggi il Castello di Montjuïc è di proprietà del Comune di Barcellona.
La visita al castello vi permetterà di scoprire Il ponte di accesso e la facciata, i bastioni, il cortile delle armi, la terrazza e la torre di guardia. Da quest’ultima è possibile contemplare una vista panoramica della città di Barcellona. 

Castello di Montjuïc
Castello di Montjuïc

Scendete poi passeggiando per i vari giardini e perdendovi fra la vegetazione. Noi abbiamo deciso di portarci il pranzo al sacco e di fare un picnic.

Parco Montjuïc
Parco Montjuïc

Scendendo per tutta la collina si raggiunge poi il Palau Nacional, che è stato costruito per l’Esposizione Universale del 1929 e dal 1934 ospita il museo d’arte nazionale con più di 250000 opere d’arte.

Palau Nacional
Palau Nacional

Il sesto giorno, con i piedi stanchi ma il cuore colmo di bellissimi ricordi torniamo a casa.
Spero che il nostro itinerario di una settimana a Barcellona ti sia piaciuto.
Presto uscirà l’articolo su dove mangiare vegano a Barcellona!

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