Il mio road trip in Puglia inizia con i primi cinque giorni in Valle d’Itria.
La Valle d’Itria ha uno sfondo pittoresco. Con i suoi muretti di pietra a secco, le distese infinite di uliveti e i caratteristici trulli è il cuore rurale della Puglia.
La Puglia è una regione ricca di bellezze e cultura; non è stato facile fare una selezione dei posti da vedere.
La Valle d’Itria è una vallata sospesa tra Bari, Brindisi e Taranto e coincide con la parte meridionale dell’altopiano delle Murge, conosciuto anche come la la valle dei trulli.
Ecco il mio itinerario di cinque giorni in Valle d’Itria
Qui le strade si snocciolano fra ulivi secolari che spuntano contorti dalla terra color ruggine. I borghi celano meravigliosi centri storici tutti bianchi e i trulli fanno da protagonisti di tutta la zona. Sono la particolarità della Puglia ed è impossibile non rimanerne affascinati. La loro patria è Alberobello, il suo centro storico è interamente formato da trulli, uno scenario unico e suggestivo.
Se si ha poco tempo a disposizione sicuramente le tre mete imperdibili sono Alberobello, Locorotondo e Ostuni.
Io ho avuto a disposizione cinque giorni e ho reso reale un sogno: dormire in un trullo! ho scelto questo qui.
A Locorotondo per la precisione, in mezzo a distese di uliveti e accanto a tanti altri trulletti.
E’ un esperienza molto suggestiva, che ti riporta in contatto con la terra. Ti trovi immerso nella natura, circondato da terra in un edificio che ha così tanta storia al suo interno; un’esperienza che consiglio vivamente!
Primo giorno: Locorotondo
Partendo da Bologna la mattina presto siamo arrivati nel nostro trullo nel primo pomeriggio. Decidiamo di dedicare la mezza giornata che ci rimane alla visita di Locorotondo.
Molti non sanno che è uno dei borghi medievali più belli e tipici delle Murge pugliesi. Condivide con Ostuni e Cisternino l’aspetto peculiare di città bianca. Si narra che il borgo vero e proprio di Locorotondo nacque nel Medioevo dopo un miracolo di San Giorgio Martire; diventato poi santo patrono.
Per visitare questo borgo bisogna perdersi nelle viuzze del centro storico. Troverai tantissimi scorci interessanti da fotografare. Le abitazioni sono tutte rettangolari e squadrate, con caratteristici tetti spioventi chiamati cummerse.
Il centro storico di Locorotondo è stato quello che ho preferito, piccolo ma talmente pittoresco da sembrare inabitato.
Secondo giorno: Ostuni e Cisternino
Dedichiamo la mattina ad Ostuni.
Ostuni si erge su una collina ed è veramente una delle meraviglie della puglia. Da qui si può ammirare la campagna delle murge con i suoi uliveti tutta intorno. Gira la città vecchia di Ostuni in totale libertà, ogni angolo saprà regalarti emozioni splendide. Il bianco quasi accecante fa da protagonista, abellito da fiori e piante, e dalle persiane colorate. Ti verrà voglia di fotografare ogni cosa!
Ti consiglio di visitare anche la suggestiva Cattedrale di Ostuni, la troverai sul punto più alto del borgo. La chiesa è di costruzione tardo medievale e fu edificata nel Quattrocento. La facciata è molto particolare: è un bel connubio tra lo stile romanico pugliese e quello gotico. L’interno della Cattedrale è stato ristrutturato nel Settecento, quindi noterai di sicuro il cambio di stile, più austero e neoclassico.
Il pomeriggio ci spostiamo a Cisternino.
Per chi non la conosce, Cisternino è una deliziosa sorpresa. Andare alla sua esplorazione significa addentrarsi all’interno di uno dei più pittoreschi borghi della regione. Anche qui la meraviglia ti accompagna ad ogni viuzza del paese che regala scorci altamente scenografici. E’ inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia.
E’ un borgo lasciato un pò in disparte ma che ho apprezzato molto.
Terzo giorno: Polignano a Mare
La zona più interessante di Polignano è indubbiamente il suo piccolo centro storico, a cui si accede passando sotto un arco marchesale detto Arco della Porta. Girovagando per le viuzze del paese si percepisce l’eco di culture diverse come quella araba, bizantina, spagnola e normanna. Un mix di stili decorativi, colori e profumi che rendono Polignano un luogo perfetto in cui perdersi almeno per un paio d’ore. Nel cuore di Polignano abbiamo un’altra protagonista, la poesia. I muri del centro storico sono infatti impregnati di poesie dipinte da qualcuno che ha scelto di firmarsi “Guido, il Flaneur”.
Dal centro storico, un piccolo vicolo porta a un paio di balconate dalla quale si scorge Lama Monachile. E’ il luogo più celebre di Polignano, quello che vedrete immortalato in tutte le cartoline. È una caletta circondata da alte scogliere a strapiombo e la visuale del mare e delle grotte sottostanti vi lasceranno senza parole.
Lungo il lungomare invece c’è una statua di bronzo dedicata a Mudugno; è posta in modo da non dare le spalle né al mare né al borgo. Proprio alle spalle della statua di Modugno c’è una scalinata; infondo si trova una superficie piatta di roccia che fa da terrazza alla vista su Cala Monachile.
Quarto giorno: Alberobello
Alberobello è famoso in tutto il mondo per essere l’unico centro abitato costituito interamente da trulli e riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il distretto di Rione Monti è composto da ben 1030 trulli. Questi sono allineati lungo i margini di otto stradine irregolari che procedono verso la sommità del colle. Sulla cima spicca la chiesa di Sant’Antonio da Padova, anch’essa a forma di trullo; la “chiesa trullo”. Qui sorgono trulli di ogni tipo, i più conosciuti tuttavia sono i Trulli Siamesi, uniti sulla sommità ma con ingressi che aprono su due strade diverse. Molti dei trulli di questa zona ospitano negozietti e botteghe artigiane in cui fare un po’ di shopping.
Rione Aia Piccola invece è una zona che comprende 400 trulli, quasi tutti abitati, e non è invasa dalle attività commerciali. In questa zona sorge il Trullo Sovrano, un trullo a due piani con un’enorme facciata. Oggi è una casa-museo con ingresso a pagamento che è possibile visitare per ammirare le sale arredate.
Questi erano i primi cinque giorni in Valle d’Itria. Per scoprire come ho organizzaro il mio road trip in Puglia clicca qui. Per leggere invece il proseguimento del viaggio in Salento clicca qui.
2 Commenti
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